Elenco blog personale

martedì 27 dicembre 2011

Giorni



A cosa servono i giorni?
I giorni sono dove viviamo.
Arrivano e ci svegliano
Migliaia di volte.
Sono lì per farci felici:
Dove vivere se non nei giorni?
Ah, per sciogliere questo indovinello
Il prete e il dottore
Nei loro sottanoni
Corrono come pazzi.


Philip Larkin

mercoledì 21 dicembre 2011

Regali e auguri

Regala cio' che non hai... 

Occupati dei guai, dei problemi
del tuo prossimo.
Prenditi a cuore gli affanni,
le esigenze di chi ti sta vicino.
Regala agli altri la luce che non hai,
la forza che non possiedi,
la speranza che senti vacillare in te,
la fiducia di cui sei privo.
Illuminali dal tuo buio.
Arricchiscili con la tua poverta'.
Regala un sorriso
quando tu hai voglia di piangere.
Produci serenita'
dalla tempesta che hai dentro.
"Ecco, quello che non ho te lo dono".
Questo e' il tuo paradosso.
Ti accorgerai che la gioia
a poco a poco entrera' in te,
invadera' il tuo essere,
diventera' veramente tua nella misura
in cui l'avrai regalata agli altri.

(Alessandro Manzoni)




I wish you a Merry Christmas and a Happy New Year!!!

 

lunedì 19 dicembre 2011

La crisi

La crisi

“Non possiamo  pretendere che  le cose cambino,
se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni,
perché la crisi porta progressi.
La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla  notte oscura.
E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
Chi supera la crisi  supera sé stesso senza essere ’superato’.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà,
violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni.
La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza.
L’ inconveniente delle   persone e delle nazioni
è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita.
Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine,
una lenta agonia.
Senza crisi non c’è merito.
E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno,
perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze.
Parlare di crisi significa incrementarla,
e tacere nella crisi è esaltare il  conformismo.
Invece, lavoriamo duro.
Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa,
che  è la tragedia di non voler lottare per superarla.
( Albert Einstein)

mercoledì 9 novembre 2011

Intervallo

Questo è quello che abbiamo visto e vissuto fino ad oggi...........e l'attesa continua!!!! 

lunedì 7 novembre 2011

Waiting for......

Aspettare è ancora un’occupazione.
È non aspettar niente che è terribile.
Cesare Pavese, Il mestiere di vivere

 

lunedì 31 ottobre 2011

Trick or treat?

Forse le parole le abbiamo dimenticate anche noi e avremmo davvero bisogno di tanti 'tricks'.....perchè siamo davvero stanchi dei troppi 'treats'!!!

                                            

venerdì 14 ottobre 2011

Il paese degli asini


"In un villaggio, un certo giorno apparve un uomo distinto in giacca e cravatta. In piedi su una cassetta della frutta, strillava ai passanti che avrebbe pagato 100 € in contanti per ogni asino che gli fosse stato offerto. I contadini erano effettivamente un po' sorpresi, ma il prezzo era alto e quelli che accettarono tornarono a casa con il portafoglio gonfio, felici come una pasqua.

L'uomo ritornò il giorno dopo e, questa volta, offrì 150 € per ciascun asino acquistato. Anche in questa occasione molte persone vendettero i propri animali.

Il giorno seguente, egli offrì 300 € a quelli che non avevano ancora venduto i loro animali, riuscendo in questo modo ad acquistare tutti gli asini rimanenti. Constatando che, ormai, nel paese non rimaneva più alcun somaro da acquistare, l'uomo annunciò che sarebbe ritornato la settimana successiva per acquistarne altri, al prezzo di 500 € l'uno.

Il giorno dopo, l'astuto trafficone affidò a un suo complice la costosa mandria, e lo incaricò di andare al villaggio a vendere gli animali al prezzo di 400 € ognuno.

Abbagliati dalla possibilità di realizzare un utile di 100 € la settimana seguente, quando li avrebbero rivenduti a 500 €, tutti gli abitanti del villaggio si ripresero gli asini, pagandoli fino a quattro volte in più rispetto al ricavo delle loro vendite!

Per reperire il denaro necessario all'acquisto dei somari, i paesani si indebitarono con la banca.

Come era prevedibile, i due faccendieri si dileguarono con i soldi, rifugiandosi in un paradiso fiscale, mentre gli abitanti del villaggio rimasero a bocca asciutta, con i loro asini ormai senza alcun valore, e indebitati fino al collo.

Gli sventurati paesani provarono invano a vendere gli asini per rimborsare i prestiti. Il corso dell'asino era crollato. Gli animali furono sequestrati dal banchiere e affittati ai loro precedenti proprietari.

Nonostante ciò, il banchiere andò a piangere dal sindaco, rimostrando che se non avesse potuto recuperare i propri crediti, sarebbe stato rovinato. Lo minacciò che, in tal caso, la banca avrebbe chiesto al comune la restituzione immediata di tutti i prestiti e mutui.

Per evitare un simile disastro, il sindaco, invece di aiutare gli abitanti del suo villaggio affinché si liberassero dai debiti contratti con la banca, finanziò il banchiere indebitando così ulteriormente il comune e i suoi cittadini. La banca accresceva il suo patrimonio, e al tempo stesso incrementava il proprio credito verso l'amministrazione comunale e i cittadini.

Infatti, il denaro poteva essere prodotto esclusivamente dalla banca, che poi lo prestava alla comunità caricandolo di interessi, e interessi sugli interessi senza fine.

Interessi su interessi per sempre che, via via, inevitabilmente, diventavano sempre più insostenibili.

Il comune aveva sottoscritto strani accordi con il banchiere il quale, guarda caso, era anche amico del sindaco e primo assessore comunale. Questi accordi, celati alla popolazione, consentivano il trasferimento della sovranità monetaria, ovvero il diritto di creare denaro dal nulla, senza copertura alcuna, dal comune alla banca. Il comune aveva sottoscritto in gran segreto un accordo-capestro, con il quale proibiva a sé stesso di emettere moneta senza indebitarsi con la banca.

Insaziabile come non mai, il banchiere, dopo aver rimpinguato le sue casse, non cancellò i debiti degli abitanti del villaggio, e neppure quelli del paese. Tutti quanti continuarono a essere oppressi e in balìa delle arbitrarie decisioni del banchiere.

I conti pubblici, strozzati dalla garrota degli interessi sul debito, peggiorarono fino a creare una vera e propria crisi irreversibile.

Fu allora che i governanti del villaggio chiesero soccorso ai villaggi vicini. I capo-villaggio si riunirono in un grande consiglio generale, che durò molti giorni. I sindaci, accompagnati dalle migliori zucche del loro paese, si confrontarono, litigarono, discussero a lungo, per constatare infine di essere incapaci di trovare una vera soluzione all'enorme problema.

Tutti quanti stavano vivendo la medesima disgrazia, e ognuno anteponeva gli interessi del proprio campanile a quelli comuni. Questa egoistica divisione faceva il buon gioco dell'avido banchiere succhia-sangue, che se la rideva di gusto.

Avendo adesso campo libero, l'usuraio legalizzato decise di rubare i lecca lecca ai bambini, con il permesso e la complicità dei loro genitori. Danno e beffa messi assieme procuravano al banchiere un sottile e malsano brivido di piacere. Egli impose ai capi dei villaggi di aumentare le tasse e diminuire la spesa sociale. Meno soldi alle famiglie, alle attività locali, alla sanità, alla scuola. Tagli generalizzati e dannosi per la spesa sociale nel suo complesso. Venne innalzata l'età per il pensionamento, con la conseguenza di togliere ogni speranza alle prospettive di vita dei moltissimi giovani, da molto tempo ormai disoccupati in alta percentuale.

Furono licenziati moltissimi dipendenti pubblici e abbassati i salari ai lavoratori, gli orari e le condizioni lavorative peggioravano, la sicurezza nei luoghi di lavoro diminuiva sempre più. Decenni di importanti conquiste sindacali andarono perdute nel giro di poco tempo.

Tutto questo serviva soltanto a incrementare le casse della banca e a gonfiare le tasche del banchiere, mentre i governanti dicevano che tutto ciò era inevitabile e promisero di moralizzare questo scandaloso commercio di asini. Qualche assessore di maggioranza provò a dire che, forse, la colpa del disastro era proprio degli asini, che non si erano opposti alla loro vendita. Nel frattempo qualcuno scoprì che il banchiere e i due truffatori erano soci in affari, con tanto di casa alle isole Bermuda, acquistata con il sudore della fronte ... degli altri! Certo, questi loschi figuri sapevano anche essere molto generosi, soprattutto con i soldi altrui. Infatti i tre faccendieri promisero di finanziare la grandiosa campagna elettorale del sindaco uscente, che non poteva certamente permettersi di rinunciare alla sua carica a causa di certe vicende giudiziarie pendenti.

Nessuno prendeva in considerazione la possibilità di dichiarare il debito illegittimo e di arrestare il banchiere. Nessuno contemplava l'evenienza di restituire la sovranità monetaria al popolo, in modo che l'emissione del denaro potesse prodursi a credito, senza mai più generare debito. Anzi, per la verità qualche persona c'era. Alcune voci si levavano fuori dal coro, ma queste persone non avevano accesso ai gazzettini locali, pochi avevano modo di conoscerle e sentirle. Quasi nessuno comprendeva veramente il loro messaggio, e chi lo comprendeva non aveva interesse a farlo conoscere alla popolazione."

"Questa storia non è finita qui, il finale è ancora tutto da scrivere. Tu, si, proprio tu. Cosa faresti al posto degli abitanti del villaggio? La vicenda qui narrata ti ricorda qualcosa che appartiene alle nostre vite?"

Ritroviamoci tutti nelle strade dei nostri villaggi sabato 15 ottobre 2011, partecipiamo tutti alla Giornata Internazionale degli Indignati ... e ... fai circolare questa "storiella". 




venerdì 7 ottobre 2011

Quello che manca al mondo


                                          
Quello che manca al mondo è un poco di silenzio
quello che manca a questo mondo è il perdono che non vedo e non sento tutta la gente intorno sogna di cavalcare il temporale quello che serve alla vita è acqua e sale io non sono quell'uomo che aveva un sogno che ne è stato dei sogni di questo tempo?
Di che cosa parliamo in questa vita? Di che cosa nutriamo i nostri figli?

Quello che mancherà domani è un monumento all'uguaglianza quello che manca già stanotte sono mille parole d'amore perché c'è gente che parla d'amore in una lingua morta, sono vivi e gli basta e sanno aspettare, ma in questa estate che sembra piuttosto dicembre non tutto va bene oppure sì, se vi pare.

Quello che manca al mondo lo vedo bene coi miei occhi
quello che manca a questo mondo non lo posso raccontare io non sono quell'uomo che aveva un sogno e nemmeno l'artista che aveva un dono ma anche un solo pensiero fa strada, come tutte le grandi illusioni.

Quello che manca al mondo è un poco di silenzio
quello che manca a questo mondo è il perdono che non vedo e non sento quello che manca al mondo è un poco di silenzio.

martedì 20 settembre 2011

Ho visto cose che voi umani....




Ho visto spacciare escort ladre per nipoti di capi di Stato...
Ho visto cardinali minimizzare solo su quello che gli fa comodo...
Ho visto omini verdi vestiti come Vichinghi riempire ampolle di cristallo con le acque del Po, diffondere l'odio razziale e pulirsi il culo con la bandiera italiana...
Ho visto il PD mendicare accordi con l'UDC di Cuffaro...
Ho visto un Fini vorrei ma non posso...
Ho visto finti attentati a giornalisti (giornalisti per modo di dire)...
Ho visto finte aggressioni a politici (politici per modo di dire)...
Ho visto minacciare il default dello Stato in caso di sue dimissioni da uno che evita in tutti i modi di pagare per anni e anni di arricchimento a spese di tutti noi...
Ho visto un essere incapace e ignorante occupare il ruolo di ministro della pubblica istruzione...
Ho visto una ex show girl diventare ministro delle pari opportunità...
Ho visto un nano da giardino incapace diventare ministro della funziona pubblica...
Ho visto un ex soubrette ed igienista dentale divenire consigliere regionale
della regione Lombardia per meriti sconosciuti (diciamo così...)...
Ho visto una trota analfabeta pluribocciata divenire consigliere regionale della regione Lombardia a 10.000 euro al mese, mentre i laureati con lode devono fare lavori umilianti e sottopagati...
Ho visto una legge elettorale che permette a pochi di decidere per tutti...
Ho visto i fascisti ritornare al governo...
Ho visto il Nord sotto l'alluvione...
Ho visto la Campania sotto i rifiuti...
Ho visto il premier sotto la merda ma che continua ad essere osannato da quei lobotomizzati dei berluscones...
Ho visto questa nazione cadere nel più profondo buio!

Ho visto.... ho visto.... MA QUANDO FINIRA' QUESTO INCUBO?!?!
CHE NAUSEA! ... VIVA L'ITALIA!!!

giovedì 1 settembre 2011

Settembre



E' tempo di imparare a guardare.
E' tempo di ripulire il pensiero.
E' tempo di dominare il fuoco.
E' tempo di ascoltare davvero.
E' tempo di imparare a cadere.
E' tempo di rinunciare al veleno.


Settembre, andiamo. E' tempo di migrare.
Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all'Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.

Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d'acqua natía
rimanga ne' cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d'avellano.

E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!

Ora lungh'esso il litoral cammina
la greggia. Senza mutamento è l'aria.
il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquío, calpestío, dolci romori.

Ah perché non son io cò miei pastori?
(Gabriele D'annunzio) 


Forse sarà
quest'aria di settembre
o solo che
vorrei sognare sempre
ma poi perché
di colpo tutto non è facile
mi chiedo se
qualcosa resta o tutto se ne v
a






Sono pronto e tocca a me, 
l'aria fresca soffiera' 
l'armatura non l'avro', 
ahi settembre partiro'.

                                               
                                                  

venerdì 26 agosto 2011

Il cielo è sempre più brillante

Una canzone di Rino Gaetano recitava che il Cielo è sempre più blu, ma una recente scoperta ha evidenziato che  una stella, un tempo massiccia che si è trasformata in un pianeta,  presenta  al suo interno materia simile al diamante. È questa la scoperta – “preziosa” in tutti i sensi – pubblicata il 25 agosto sulla rivista Science Express ed effettuata da un team internazionale di scienziati (Australia, Regno Unito, Germania, Stati Uniti e Italia i paesi coinvolti), tra i quali 4 radio astronomi dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Cagliari.
La scoperta si è concretizzata in due passi. Dapprima, utilizzando il radiotelescopio di Parkes, in Australia, gli astronomi hanno scoperto una pulsar, denominata PSR J1719-1438, situata nella costellazione del Serpente, a circa 4000 anni luce dalla Terra. Le pulsar sono stelle peculiari, di dimensioni piccolissime (circa 20 km di diametro) e che emettono onde radio in fasci conici, comportandosi dunque come un radiofaro. Successivamente, esaminando la serie degli impulsi radio provenienti da PSR J1719-1438, i radioastronomi si sono accorti che essi anticipavano e ritardavano in modo sistematico, con ciò indicando la presenza di un pianeta in orbita attorno alla pulsar.
Ulteriori osservazioni, compiute sia a Parkes, sia al radiotelescopio Lovell in Inghilterra, sia al telescopio Keck alle Hawaii, hanno permesso di stabilire che tale pianeta percorre un’orbita circolare in circa 2 ore e 10 minuti, che la distanza fra la pulsar e il pianeta è di soli 600000 km (cioè meno del raggio del Sole), che la sua massa è poco superiore a quella di Giove, ma il raggio del pianeta è minore della metà del raggio di Giove. Ne risulta una densità molto più elevata di quella comune in corpi di massa planetaria. In base a queste e altre evidenze, il pianeta dovrebbe essere composto in gran parte di carbonio e di ossigeno allo stato cristallino. Come noto, il diamante rappresenta una delle forme cristalline del carbonio e di qui l’ipotesi che buona parte del pianeta abbia una struttura apparentabile ad un diamante.
La formazione di questo pianeta è a sua volta inusuale: esso sarebbe il residuo di una stella un tempo massiccia, la cui materia gassosa è stata travasata per oltre il 99.9% verso la pulsar durante un processo, ormai concluso, che ha riaccelerato la pulsar fino all’elevatissimo ritmo di rotazione attuale, circa 173 giri su se stessa ogni secondo. 
Occhi al cielo per vedere questo pianeta diamante!


lunedì 25 luglio 2011

In my heart

Il vero amore non è né fisico né romantico.
Il vero amore è l'accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà. Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.  La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia!
(Gibran) 
 
 

mercoledì 20 luglio 2011

Metti un tigre nel motore



Metti un tigre nel motore è il motto dello spot pubblicitario della benzina Esso, una sorta di mantra con il quale è cresciuta la mia generazione.
L' americana Exxon, una delle famose “sette sorelle”, nota in Europa come Esso, lancia nel nostro continente il personaggio del Tigre, che tanto successo aveva riscosso oltre oceano.
Alla fine degli anni ’60 chi voleva ostentare le sue virtù di automobilista aveva cura di esibire la coda del Tigre appesa allo specchietto retrovisore. In mancanza di questo “gadget” si limitava ad attaccare l’adesivo “Metti un tigre nel motore”.
Oggi se fai un pieno di diesel in Europa, senza saperlo, diventi complice dei cambiamenti climatici, della deforestazione e dell’estinzione della tigre di Sumatra! Greenpeace in un nuovo rapporto ha scoperto che il diesel europeo viene regolarmente miscelato con i biocarburanti più dannosi per le foreste, cioè quelli prodotti da colza, soia e olio di palma. 
La produzione di biocarburanti, infatti, può accelerare i fenomeni di deforestazione, a causa del cambio indiretto dell'uso dei suoli. Facciamo un esempio: quando questo processo coinvolge terre già destinate all'uso agricolo, si verifica la necessità di "spostare" la produzione agricola altrove. Purtroppo, troppo spesso questo accade a scapito delle foreste e comporta un ulteriore aumento delle emissioni di gas serra prodotto dalla degradazione di estese aree verdi.

Per redigere il  rapporto "Metti (l’estinzione di) un tigre nel motore" Greenpeace ha raccolto 92 campioni di diesel in stazioni di servizio delle principali compagnie (tra cui Esso, Agip, Shell) in nove Paesi europei e li abbiamo inviati a un laboratorio tedesco specializzato nelle analisi dei carburanti.

Tra i campioni, quelli con la maggiore percentuale di biocarburanti – tra il 5 e il 7 % - sono stati trovati in Francia, Germania, Italia, Svezia e Austria. Mentre in Francia la coltura più utilizzata è la soia, in Italia è stata riscontrata un’altissima percentuale di olio di palma.

La colpa? È dell’Unione Europea, che spinge per l’adozione cieca dei biocarburanti senza distinguere tra quelli che aiutano il clima e quelli che invece sono un pericolo per il Pianeta. Servono subito leggi in grado di limitare l’uso di quei biocarburanti che distruggono clima e foreste e di favorire soluzioni più efficienti.

Greenpeace chiede:
- l’introduzione di normative vincolanti per aumentare l’efficienza dei motori e ridurre l’uso di ogni tipo di carburante, inclusi i biocarburanti;
- una legislazione che obblighi i produttori di energia a calcolare le emissioni dei biocarburanti includendo quelle derivanti dal cambio d’uso dei suoli indiretto;
- che per il raggiungimento degli obiettivi di abbattimento delle emissioni stabiliti nei Piani Energetici degli Stati membri non vengano tenuti in considerazione quei biocarburanti che non garantiscono una reale riduzione delle emissioni rispetto ai carburanti convenzionali.
Fonti: http://www.greenpeace.org/italy/it/News1/news/biocarburanti-deforestazione-clima/
http://www.greenpeace.org/italy/Global/italy/report/2011/foreste/Report-biodiesel%20def.pdf

lunedì 27 giugno 2011

Barbie mollata da Ken!!

In questi giorni ci hanno bombardati con la notizia della rottura tra George Clooney ed Elisabetta Canalis, tralasciando la rottura ben più importante tra Ken e Barbie, fidanzati storici!! 
Questa volta Barbie l'ha fatta davvero grossa!! E' sicuro che abbia scelto che il suo 'packaging' venga fatto con carta di cellulosa prodotta a basso costo dalla indiscriminata deforestazione della Foresta Pluviale indonesiana. 
Ecco la reazione di Ken alla abominevole notizia:




Dobbiamo ringraziare GreenPeace che ha denunciato lo scempio, riuscendo a dimostrare il coinvolgimento delle più grandi multinazionali del giocattolo, Mattel, Disney, Hasbro e LEGO nella deforestazione in Indonesia.
Le analisi delle fibre della carta utilizzata per il packaging mostrano il legame che esiste tra questi marchi globali di giocattoli e Asia Pulp and Paper (APP), la più grande e nota azienda produttrice di polpa di cellulosa e carta in Indonesia.
Inoltre, secondo le indagini di Greenpeace Mattel produce, presso i propri stabilimenti in Indonesia, le bambole della serie “Le Principesse” di Disney. Tra queste Biancaneve, Raperonzolo, la Bella Addormentata, Cenerentola e tutta la serie di bambole ispirate alla serie High School Musical.
Greenpeace ha individuato due stampatori indonesiani, Sansico e PT Bukit Muria Jaya (PT BMJ), che producono packaging per le bambole Mattel “Made in Indonesia” che si vendono in Germania, Italia, Australia, Regno Unito, Stati Uniti e altrove. Questi stampatori hanno contratti di fornitura con APP.
Sansico che possiede stabilimenti per la stampa in Indonesia, ha dichiarato di produrre più di 1 milione di articoli per il packaging ogni settimana e Mattel è uno dei suoi principali clienti da circa un ventennio.
Seguiamo l'esempio di Ken e fermiamo la deforestazione!!
http://www.greenpeace.it/barbie/report.pdf

lunedì 20 giugno 2011

Wedding surgery


Giorni fa mentre ascoltavo la radio ho sentito una pubblicità alquanto strana, un chirurgo estetico che decantava le qualità innovative di fare un regalo di nozze con 'wedding surgery'. 
Devo ammettere che ero rimasta alla classica lista nozze fatta nei negozi di porcellane e/o di elettrodomestici o presso un'agenzia viaggi....ma questa davvero mi mancava!!!
Cosa c'è in questa lista?
Per lei  rifacimento del seno, una liposcultura,.....
Per lui rifacimento di naso e orecchie a sventola, filler e botulino per cancellare i segni dello stress della vita moderna.
Per gli uomini avanti negli anni c'è anche  la blefaroplastica o l’addominoplastica con liposcultura, che permette di eliminare il grasso in eccesso.
E per le donne pignole c’è anche la possibilità di migliorare l’aspetto dei genitali femminili.
Ovviamente, questo tipo di regalo non lo si può fare all'ultimo momento, perchè per il 'tagliando estetico' va via  un bel po' di tempo e poi ci vuole la ripresa post-operatoria. 
Beh! bisogna arrivare in forma il grande giorno!!
Immagino, poi, gli invitati il giorno delle nozze che si chiedono a vicenda cosa hanno regalato agli sposi.
"io ho regalato un quarto di tetta...."
".....io l'alzatina dell'occhio destro..."
"....io il ridimensionamento delle labbra(giù, ovviamente!!)"
Oppure chiedono agli sposi di mostrare il regalo che hanno fatto!!
"....però!!!...ma non si vedono le cicatrici!!."
"..ho ancora le foto di quando eri nature....un' altra persona!!!....e ti preferivo"
Una volta si diceva che l'amore è cieco....ma non c'era la wedding surgery!

giovedì 16 giugno 2011

Global day for Darfur




Cari amici,
Anche quest’anno si celebra in tutto il mondo il ‘Global Day for Darfur’, dedicato alla crisi umanitaria in atto nella regione sudanese dal febbraio 2003 e che dal 2006 viene ricordata anche in Italia, grazie all'impegno di ‘Italians for Darfur’, associazione Onlus di cui fanno parte giornalisti, operatori sociali ed esponenti della società civile.
Questo conflitto, nell’arco di sei anni, ha provocato (stime Onu) tra i 200 e i 300.000 morti e ha costretto almeno due milioni e mezzo di persone alla fuga, destinandole ad una vita da sfollati sia all'interno del Sudan, sia nei campi profughi in Ciad, circostanza che di fatto ha allargato il conflitto anche a questo paese confinante.

Siamo onorati di aver ricevuto già in passato messaggi di sostegno dal mondo della società civile e dalle istituzioni, innanzitutto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha conferito anche la medaglia di Rappresentanza per la mostra "Volti e colori del Darfur", che forniscono un importante contributo alla causa da noi promossa e che quest'anno hanno una valenza ancor più importante essendo il Sudan ad una svolta.

Quest'anno, in occasione dell'iniziativa che vorremo promuovere domenica 19 giugno, ci rivolgiamo soprattutto a ciascuno di voi, nostri sostenitori e simpatizzanti, affinchè, con il vostro aiuto rendiate possibile la nuova giornata di memoria e denuncia in Italia, al fianco dei rifugiati scampati all'eccidio del Darfur.
Cerchiamo volontari che, a Roma, vogliano contribuire direttamente all'organizzazione dell'evento, come con il volantinaggio e la raccolta firme, o proponendoci soluzioni, idee e contributi, ma anche, per chi non potrà esserci, con il sostegno morale e l'informazione sull'evento.

La giornata del 19 giugno rientra tra le iniziative di livello internazionale dirette a sostenere la forza di pace autorizzata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che ancora stenta ad entrare nel pieno delle sue funzioni, e a ribadire la richiesta di un forte intervento della cooperazione internazionale per ricostruire un paese distrutto.
Mentre l'attenzione internazionale è diretta altrove, il Sudan accusa uno dei momenti peggiori, nuovi reiterati scontri in molte parti del Paese.
Oltre 100 mila persone fuggono dalla città di Abyei che galleggia sull'oro nero, al confine tra Nord e Sud Sudan, sotto il bombardamento dei tank governativi, mentre d alle zone vicine a El Fasher, Nyala e Jebel Marra, in Darfur, continuano i bombardamenti aerei che aggiungono nuovi sfollati agli altri oltre 70 mila civili che hanno già tentato di salvarsi rifugiandosi nei campi profughi quasi al collasso, negli ultimi sei mesi.

L'aviazione sudanese nelle ultime settimane ha bombardato i villaggi di Esheraya, di Sukamir e di Labado nell’area meridionale della regione mentre le milizie alleate dell'esercito sudanese hanno incendiato cinque villaggi - Karko, Linda, Abu Mara, Jurab Bray e Asilowa - situati a 50 km a sud della capitale provinciale El Fasher (Darfur settentrionale). Tutto questo mentre al Sud continua il flusso di rientro dei profughi dai campi verso i luoghi di origine, ormai privi di ogni bene primario.

Violenze e scontri tra forze governative e ribelli del Sud Sudan People Liberation Movement stanno esplodendo anche nelle montagne del Sud Kordofan, stato ai confini con la regione del Blu Nilo, proprio in questi giorni.

Il governo sudanese, contemporaneamente, dichiara con fermezza di voler riconoscere il nuovo Stato del Sud Sudan, e di voler completare il cammino verso la risoluzione del conflitto in Darfur intrapreso a Doha, in Qatar.

Volontà che si scontrano con interessi nazionali e sovranazionali, ma anche con il perdurare delle attività criminali di molte e diverse milizie armate in tutto il Darfur, le quali, molto spesso, imbracciano le armi per ottenere visibilità e ritagliarsi un ruolo politico e militare, al pari delle storiche Sudan Liberation Movement e Justice and Equality Movement.



Per maggiori informazioni, e per comunicarci la tua adesione all'iniziativa del 19 Giugno 2011, a Roma, scrivete a Italians for Darfur ONlus, info@italiansfordarur.it.


Grazie,

ITALIANS FOR DARFUR ONLUS



lunedì 13 giugno 2011

Occhi al cielo

Si comincia il 15 giugno con l'eclissi totale di Luna.
Sarà la notte della Luna rossa, quando il nostro satellite, entrando nel cono d'ombra della Terra, frapposta tra la Luna stessa ed il Sole, assumerà un cupo color mattone. La si potrà vedere ad occhio nudo, ma chi avrà la fortuna di osservarla al telescopio proverà un'emozione più forte. 
L'evento si verifica in media tre volte ogni due anni, ma in questo caso è un'ouverture d'eccezione per la stagione estiva che, come sempre, raggiungerà il culmine con il grande classico delle lacrime di San Lorenzo del 10 agosto e dintorni, le notti delle stelle cadenti.

In realtà non si tratta affatto di stelle che cadono, ma di una pioggia di piccole meteore che, intercettando l'atmosfera terrestre, vengono distrutte con emissione di una scia luminosa.
Gli esperti le chiamano Perseidi, perché sembrano provenire da un unico punto nel cielo, nella costellazione di Perseo. 
Il cielo d'estate ci offre anche la possibillità di vedere il triangolo formato da Vega, Altair e Deneb, le stelle principali delle costellazioni della Lira, dell'Aquila e del Cigno, ben alte nel cielo per tutta la stagione. Poi Saturno e i suoi anelli, stelle doppie come Albireo, sempre della costellazione del Cigno, e ammassi stellari come la nebulosa di Andromeda. 
Insomma, occhi al cielo!! 

martedì 24 maggio 2011

Sciopero dei consumi ovvero Il caos pre-rinascimento

Da martedì 28 giugno a giovedì 30 giugno è indetto lo sciopero dei consumi

  • Non dobbiamo usare per nessun motivo le carte di credito. In caso si dovesse fare un pagamento importante usare gli assegni oppure il bonifico bancario. Inoltre, se dobbiamo ritirare dei soldi al Bancomat facciamolo solo ed unicamente presso le nostre banche.
  •  Per tre giorni dobbiamo ASSOLUTAMENTE evitare di acquistare carburante (benzina, gasolio o GPL che sia). Usiamo autoveicoli solo in caso di estrema necessità.
  • Evitiamo, per quanto possibile, di fare la spesa nei supermercati per il periodo previsto. Acquistiamo solo prodotti LOCALI presso ALIMENTARI o FRUTTIVENDOLI. EVITATIAMO QUALSIASI PRODOTTO CHE SIA PUBBLICIZZATO IN QUALSIASI FORMA.
  • Evitiamo le consumazioni al bar. Ovviamente, sono assolutamente vietati gratta e vinci, lotto e altre cose del genere.
  • Evitiamo per quanto possibile l’uso dei telefoni per il periodo previsto. Sono ammesse solo telefonate di emergenza. Assolutamente bandito l’uso degli SMS.
  •   Per il periodo previsto, dalle 19h alle 21h, spegniamo tutto : luci, elettrodomestici, computer, televisione ; qualsiasi cosa consumi energia elettrica.
  •   Assolutamente vietato per il periodo previsto il consumo e l’acquisto di sigarette, sigari e qualsiasi altro prodotto rientri nella categoria. 

Sembra un programma durissimo da rispettare, ma se riusciamo a fare anche solo un paio di queste cose, vuol dire che siamo sulla buona strada per salvare noi stessi e il nostro pianeta!!

Questa proposta era stata prevista nel film 'Il pianeta verde' di Coline Serreau e viene chimato ' il caos pre-rinascimento'


 



giovedì 5 maggio 2011

Amore di sè



Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono reso conto
che la sofferenza e il dolore emozionali sono solo un avvertimento che mi dice di non vivere contro la mia verità.
Oggi so che questo si chiama AUTENTICITA’
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho capito com’è imbarazzante aver voluto imporre a qualcuno i miei desideri,
pur sapendo che i tempi non erano maturi e la persona non era pronta,
anche se quella persona ero io.
Oggi so che questo si chiama RISPETTO PER SE STESSI.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di desiderare un’altra vita e mi sono accorto che tutto ciò che mi circonda
é un invito a crescere.
Oggi so che questo si chiama MATURITA’.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho capito di trovarmi sempre
ed in ogni occasione al posto giusto nel momento giusto e che tutto quello che succede va bene.
Da allora ho potuto stare tranquillo.
Oggi so che questo si chiama RISPETTO PER SE STESSI.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di privarmi del mio tempo libero
e di concepire progetti grandiosi per il futuro.
Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e divertimento,
ciò che amo e che mi fa ridere, a modo mio e con i miei ritmi.
Oggi so che questo si chiama SINCERITA’.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono liberato di tutto ciò
che non mi faceva del bene: cibi, persone, cose, situazioni e da tutto ciò
che mi tirava verso il basso allontanandomi da me stesso,
all’inizio lo chiamavo “sano egoismo”, ma oggi so che questo è AMORE DI SE’
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di voler avere sempre ragione.
E cosi ho commesso meno errori.
Oggi mi sono reso conto che questo si chiama SEMPLICITA’.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono rifiutato di vivere nel passato
e di preoccuparmi del mio futuro.
Ora vivo di piu nel momento presente, in cui TUTTO ha un luogo.
E’ la mia condizione di vita quotidiana e la chiamo PERFEZIONE.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono reso conto che il mio pensiero può
rendermi miserabile e malato.
Ma quando ho chiamato a raccolta le energie del mio cuore, l’intelletto è diventato
un compagno importante.
Oggi a questa unione do’ il nome di
SAGGEZZA DEL CUORE.
Non dobbiamo continuare a temere i contrasti, i conflitti e i problemi con noi stessi e con gli altri
perché perfino le stelle, a volte, si scontrarno fra loro dando origine a nuovi mondi.
Oggi so che QUESTO è LA VITA!

Charlie Chaplin

mercoledì 27 aprile 2011

Il cuore che ride

(foto di made)

La tua vita è la tua vita.
Non lasciare che le batoste la sbattano nella cantina dell’arrendevolezza.
Stai in guardia.
Ci sono delle uscite.
Da qualche parte c’è luce.
Forse non sarà una gran luce ma la vince sulle tenebre.
Stai in guardia.
Gli dei ti offriranno delle occasioni.
Riconoscile, afferrale.
Non puoi sconfiggere la morte ma puoi sconfiggere la morte in vita, qualche volta.
E più impari a farlo di frequente, più luce ci sarà.
La tua vita è la tua vita.
Sappilo finché ce l’hai.
Tu sei meraviglioso gli dei aspettano di compiacersi in te.

Charles Bukowski

http://youtu.be/gyH3VNxUcm0 

sabato 23 aprile 2011

Risurrezione


Risurrezione
Suono di campane,
voce che trasvola sul mondo,
canto che piove dal cielo sulla terra,
nella città sorda e irrequieta,
e nel silenzio dei colli
ove, nel pallore argenteo,
le bacche d'olivo maturano il dono di pace.
Suono che viene a te,
quale alleluia pasquale,
a offrirti la gioia di ogni primavera,
a chiamarti alla rinascita;
a dirti che la terra rifiorisce
se il tuo cuore si aprirà come un boccio,
che ripete un gesto d'amore e di speranza,
levando il mite ramoscello
in questa chiara alba di risurrezione!
(Gabriele D’Annunzio)

mercoledì 20 aprile 2011

Il cammino verso l'infinito

 
Non avere paura del mio silenzio 
Non ti voglio mai rinchiudere 
In una gabbia di parole
Ma incontrarti ogni volta come per caso
E fare un pò di strada insieme
Per condividere un sorso di vita
Con chi ha la borraccia più piena
E magari sederci sotto un albero
Ai bordi di quella che chiamano realtà
Sul nostro cammino verso l’Infinito. 
(Nicholas Bawtree)
 

lunedì 11 aprile 2011

Permacultura




L'ideatore della Permacultura o Permacoltura,è stato Bill Mollison, nato nel 1928 in un piccolo villaggio di pescatori in Tasmania.  Come tutti gli altri abitanti del suo paese, ha imparato a fare ogni sorta di lavoro necessario per la sopravvivenza: pescare, coltivare, cacciare, lavorare il metallo, fare il pane, realizzare abiti, scarpe, mobili, abitazioni e pescava e cacciava per vivere. All'inizio degli anni '50 iniziò ad osservare che alcune parti del mondo stavano sparendo, i pesci e le alghe vicino alla costa a scarseggiare. Grandi aree del bosco iniziarono a morire.
Dopo molti anni, lavorando come scienziato del CSIRO (sezione di osservazione della vita silvestre e nel dipartimento della pesca),iniziò a protestare contro i sistemi industriali e politici che, secondo la sua visione, stavano distruggendo il mondo circostante.
Nel 1968 iniziò a insegnare all’Università della Tasmania e insieme a David Holmgren nel 1974 mise a punto un sistema di agricoltura sostenibile, basata sulla coltivazione consociata di alberi perenni, arbusti, erbacee (legumi e “malerbe”), funghi e tuberi. Per questo metodo coniò la parola “permacultura".
Negli anni ‘70 Mollison vedeva la permacultura come un insieme sinergico di piante e animali, in relazione con gli insediamenti umani, che puntava soprattutto all’autoapprovvigionamento della famiglia e della comunità, col tempo la permacultura è arrivata a significare autosufficienza per l’alimentazione della famiglia, ma l’autosufficienza non è possibile se la gente non ha accesso alla terra, all’informazione e alle risorse economiche. 
In questo modo, negli anni più recenti la permacultura ha iniziato ad occuparsi delle strategie legali e finanziarie appropriate, includendo strategie per l’accesso alla terra, strutture contrattuali e di autofinanziamento a livello regionale. E’ così diventata un sistema umano globale.
Nel 1979 Mollison rinunciò all’incarico di professore e decise di non fare nient’altro che provare a convincere la gente a costruire buoni sistemi biologici. Progettò alcune proprietà sulla base dei principi di Permacultura e sopravvise per un po’ di tempo pescando e coltivando patate.
Nel dicembre del 1981 il libro Permaculture I ha ricevuto a Stoccolma il Premio Nobel alternativo della Right Livelihood Foundation.

I PRINCIPI ETICI

- Prendersi cura della terra
- Avere cura delle persone
-Limitare il nostro consumo alle nostre necessità per condividere in maniera equa e solidale le risorse della terra

I PRINCIPI PER LA PROGETTAZIONE

- Lavora con e non contro
- Tutto influenza tutto: individua le relazioni funzionali fra i vari elementi
- Rifletti prima di agire e fai il minimo cambiamento per ottenere il massimo risultato
- Gli errori sono occasioni per imparare
- Ogni elemento in un sistema naturale svolge molte funzioni, cerca di sfruttare tutte le potenzialità di ogni elemento
- Ogni funzione può essere esercitata da più elementi. Progetta in modo che tutte le funzioni importanti possano essere svolte anche quando qualche elemento non funziona.
- Il tutto è più della somma delle parti
- Ogni problema contiene in sé la soluzione: trasforma i limiti in opportunità
- Favorisci la biodiversità: progetta in modo da aumentare le relazioni fra gli elementi piuttosto che il numero di elementi
- Minimizza l’apporto di energia esterna, progettando sistemi che sfruttano le risorse presenti in loco, ricicla e riutilizza il più possibile
- Pianifica gli sviluppi futuri

LE APPLICAZIONI

Ci stiamo spingendo verso i limiti fisici della Terra. Non possiamo continuare a produrre inquinamento, soddisfare la nostra fame di energia e materie prime al ritmo attuale, perché stiamo consumando risorse non rinnovabili.
La permacultura offre un approccio alla gestione del territorio in cui le funzioni degli animali, delle piante, delle persone e della Terra sono riconosciute e integrate per massimizzare i risultati e realizzare ambienti umani sostenibili.
Si può quindi applicare a tutte le attività umane e ha trovato finora la sua massima espressione nella realizzazione di eco-villaggi.
Trattandosi di un’integrazione di tutti i campi dell’umana conoscenza, vi si può accedere come architetti, geometri, progettisti, così come da agronomi, agricoltori, insegnanti, economisti, biologi, medici, ecologisti, falegnami, impiegati, operai… la sinergia di conoscenze ed estrazioni culturali diverse permette di costituire gruppi di lavoro molto costruttivi e fecondi di soluzioni creative applicabili nei campi più disparati.

info:www.permacultura.it